Antitaccheggio: cos’è?
L’antitaccheggio è una attività che prevede l’utilizzo di tecnologie avanzate e strategie atte al contrasto dei furti nelle attività commerciali.
Grazie ad accorgimenti di vario genere, compresa la vigilanza del personale le aziende prevengono ed eventualmente intervengono in caso di taccheggio.
Nel corso degli anni sono stati sviluppati molte strategie con impianti antitaccheggio collegati. Dalle più classiche etichette ai più complessi rivelatori di borse schermate…
Vedremo ora nel dettaglio alcune dei sistemi comunemente installati nelle attività commerciali.
Antitaccheggio classico:
Prevede delle barriere antitaccheggio (anche chiamate antenne antitaccheggio) all’ingresso in combinazione con uno di questi 4 sistemi da applicare sui singoli prodotti per permetterne l’individuazione da parte delle antenne:
- Etichette adesive bianche;
- Finto barcode;
- Etichetta con logo della società;
- Etichette “rigide” spesso a forma di bottone circolare.
Questi sofisticati segnalatori si possono applicare su vari tipi di prodotti come:
abbigliamento, bottiglie, occhiali, confezioni, utensili, surgelati, gioielli etc…
Come rimuovere o disattivare questi sistemi?
Nel caso delle etichette antitaccheggio adesive ed in generale qualsiasi cartellino/cartoncino plastificato si disattivano con l’apposito disattivatore (deactivator).
Quando si utilizzano le etichette rigide, sarà necessario rimueverle direttamente alla cassa tramite l’apposito splaccatore (detacher).
Barriera antitaccheggio
In ogni caso sarà necessario l’intervento del personale per far si che i capi vengano disattivati e che quindi non suonino al passaggio delle barriere antitaccheggio.
Antitaccheggio con barriere a pavimento:
Questi sistemi sono composti da antenne posizionate nel pavimento e quindi invisibili. Questo sistema è particolarmente richiesto dalle grandi firme di moda e boutique che non vogliono nessuna “invadenza” all’ingresso.
Spesso in abbinamento a questi dispositivi nascosti si tende ad applicare sui capi/prodotti delle etichette integrate nei cartellini o in ogni caso non evidenti.
Così facendo si mantiene un clima di alta classe e “fiducia” all’interno del negozio senza dover rinunciare alla sicurezza. Per rimuovere le placche o disattivare le etichette il funzionamento è il medesimo dei sistemi classici.
Antitaccheggio con LOOP:
Sono apparecchi per il rilevamento dei cartellini e rfid che utilizzano dei cavi all’interno di canaline. Questi vengono fatti passare per tutto il perimetro delle entrate e delle possibili uscite garantendo un muro acustico in caso di tentato furto. Anche in questo caso sarà necessario passare dalle casse per disattivare il prodotto prima di varcare l’uscita.
Rilevatori di borse schermate:
Sono integrate nelle antenne antitaccheggio o poste subito dopo le stesse.
La loro funzione è segnalare l’ingresso nell’attività commerciale di una borsa schermata che potrebbe nascondere ed oscurare un bene.
Questi “attrezzi” per i furti possono assumere varie forme e dimensioni quali sacche, valige, borse, zaini etc…
Il passaggio di un malintenzionato può far scattare l’allarme oppure, per una maggiore discrezione, è possibile informare il personale di sicurezza o i commessi del pericolo. In questo caso lo scomodo cliente verrà seguito per tutta la sua permanenza all’interno del negozio per poi essere fermato alle casse nel caso abbia tentato un taccheggio a carico della società.
Rilevatori di magneti:
Anche in questo caso sono integrati nelle barriere antitaccheggio oppure installare in vicinanza. La loro funzione è di segnalare l’ingresso di un magnete in grado di aprire le etichette antitaccheggio rigide e disattivare quindi il sistema antitaccheggio. Questo perché il malintenzionato potrebbe essere entrato in possesso di sistemi di rimozione delle placche ma, passando per le antenne, verrà immediatamente individuato e tenuto sotto controllo.
Rilevatori di eventi all’interno dei camerini:
Si sa che l’occasione fa l’uomo ladro e i camerini sono l’ambiente perfetto.
Se all’interno di uno di essi dovesse esserci il distacco del chiodo della placca antitaccheggio verrà immediatamente segnalato un tentativo di furto.
Antitaccheggio per prodotti elettronici “LIBERO TOCCO”:
I nuovi super prodotti tecnologici permettono esperienze uniche agli utilizzatori. Per questo motivo i grandi magazzini e i negozi specializzati si stanno adottando di sistemi che permettano l’esposizione, alimentazione ed utilizzo di prodotti come: tablet, smartphone, camere, videocamere, rasoi, componenti informatici etc.
Esistono diversi tipi di sistemi. Principalmente i sistemi libero tocco però si possono dividere in 2 categorie:
Sistemi centralizzati: con un’unica centralina che controlla tutti i prodotti esposti e allarma il personale in caso di un tentativo di manomissione
Sistemi stand alone: installabili singolarmente senza la necessità di connetterli a nessun altro componente.
Sistemi con cavo in acciaio riavvolgibile oppure spiralato esterno.
L’allarme può essere posizionato sulla base oppure sul sensore stesso, a contatto con il prodotto.
Antitaccheggio per vetrinette e cassetti:
Sempre per poter esporre i propri prodotti nel massimo della sicurezza è possibile proteggere direttamente l’intera vetrina. Per farlo è possibile utilizzare dei magneti a contatto oppure delle sofisticate elettroserrature alimentate a batteria o con alimentazione elettrica.
Allo stesso modo è possibile immagazzinare prodotti all’interno di cassetti direttamente in negozio, pronti per essere consegnati ai clienti. Il tipo di protezione è il medesimo delle vetrinette espositive.
Occorre maggiore sicurezza? Etichette antitaccheggio speciali:
Per salvaguardare maggiormente i prodotti è possibile applicare dei tag antitaccheggio o placche speciali.
Ne esistono di diverso tipo ma andremo ad elencare quelle più comunemente utilizzate per difendere beni di valore:
Etichette elettroniche rigide a due allarmi:
Il primo allarme consiste nella consueta attivazione delle barriere antitaccheggio. Il secondo sistema sonoro, emette un allarme nel momento in cui si cerca di manometterlo.
Etichette elettroniche rigide a tre allarmi:
Dal medesimo funzionamento di quelle a due allarmi, quindi al passaggio attraverso le antenne antitaccheggio e in caso di manomissione si aggiunge un impulso sonoro direttamente proveniente dalla placca durante l’attraversamento delle barriere antitaccheggio. Così facendo sarà ancora più semplice individuare il bene nascosto.
Etichette elettroniche rigide a quattro allarmi:
Il funzionamento è identico a quelle a tre allarmi con la differenza che attiva la sicurezza anche quando si tenta di disattivarla con uno splaccatore comune e non con quello fornito in abbinamento alla placca a raggi infrarossi.
Etichette antitaccheggio rigide apribili solo con splaccatore elettrico:
Per rendere ancora più complicato ed articolato il furto è possibile installare queste tipo di etichette. Il sistema di rimozione aziona un gancio che agisce tra il chiodo e l’etichetta stessa.
Etichette antitaccheggio rigide per prodotti diversi dall’abbigliamento:
Questi tipi di dispositivi sono formati solo da una parte non avendo il chiodo.
Per i sistemi antitaccheggio per bottiglie esistono principalmente due tipologie: a cappuccio e a cappio da apporre direttamente sul collo.
Nel caso degli occhiali c’è un apposito dispositivo regolabile.
Per tutti gli altri prodotti come: scarpe, trapani, borse etc ci sono le etichette a lucchetto dove la “U” entra nel foro.
Prodotti di seta o in generale fragili che non possono essere difese applicandogli un foro vengono gestiti con etichette speciali.
… e tante altre etichette…
Differenze di inventari:
Studi e statistiche indicano le differenze inventariali del retail tra l’1,5% e il 3% (tralasciando alcune case con punte drammatiche) del fatturato annuo. Apparentemente sembrano percentuali basse ma per fare un esempio prendiamo il fatturato Esselunga del 2015: 7,31 miliardi di euro e applicate le percentuali di cui sopra, il risultato è straordinario.
Ma da cosa è composta la voce Differenze Inventariali?
Per la maggior parte dai furti che a loro volta si dividono in furti da clienti e furti da personale dipendente.
I furti da esterni si combattono con gli impianti antitaccheggio e rilevatori di borse schermate e magneti di cui sopra, con le guardie in borghese (antitaccheggio umano), con la video sorveglianza, con l’RFID con funzione antitaccheggio.
I furti da personale interno sono i più duri da combattere ma con l’aiuto della tecnologia è possibile cogliere sul fatto il dipendente infedele. I mezzi impiegati e le modalità sono personalizzati e concordati direttamente con il cliente.
L’antitaccheggio rimane un ottimo investimento nel tempo.